link per ascoltare storie

in fondo alla pagina del blog c'è un elenco in cui inserirò man mano audio e video letture che troverò interessanti in giro per il web

martedì 31 marzo 2020

sulle favole...

Favole... la mia generazione è cresciuta con le favole, favole narrate, favole di Esopo, Fedro, La Fontaine, Grim, Andersen, Calvino, ma infiniti altri, e poi di nonne, mamme, zie...

 Esopo è considerato l’iniziatore della favola come forma letteraria scritta. Sono storie brevi, i personaggi sono animali personificati che incarnano vizi e virtù degli esseri umani, con lo scopo  di comunicare una morale che dovrebbe educare ai valori della vita, a comportarsi in modo da non mettersi in pericolo e rispettare gli altri.
Ed ecco un bello schema 
ma, ma, ma ...

non è proprio così che funziona. 

Gironzolando sul mio vecchio blog, ho trovato questo ricordo, che tutto dice sulle favole e sui bambini

era il lontano(???) oh come passa il tempo  e sul mio vecchio blog non usavo le maiuscole dopo il punto, chissà perché...

seconda elementare (favola 1a parte)

Una mattina di gennaio con brume alla finestra e scarso entusiasmo lavorativo di maestra e bambini.
Leggiamo una favola.

le formiche e la cicala


un gorno d'autunno, le formiche stavano facendo seccare il loro grano che s’era bagnato. Una cicala affamata venne a chiedere loro un po’ di cibo. E quelle le dissero: “Ma perché non hai fatto provvista anche tu, quest’estate?”. “Non avevo tempo”, rispose lei, “dovevo cantare le mie melodiose canzoni per rallegrare il prato”. “E tu balla, adesso che è inverno, se d’estate hai cantato!”, le dissero ridendo le formiche.

bene, tutti attenti ascoltano, e anSioSi, dato che il libro è "enorme" attendono o un seguito o altre favole.


però, poichè le maestre hanno un grande difetto (ora, presone coscienza, ne sono un po' guarita, ma non tanto), e cioè una specie di grandangolo montato nel cervello che non permette godimenti estemporanei e, quindi, visto l'interesse suscitato, è già in preparazione in questo cervello, appunto l'uso didattico, la mappaepistemologicaconobiettivigeneraliformativiespecifici e di controllo, verifichespiegazionifavolecorrelateecccecccc. ovviamente il tutto mescolato a ricordi scolastici pregressi con nella mente questo tipo di illustrazioni stampate a fuoco:

ecco la fatidica domanda:
- Bene bimbi, cosa vi fa pensare questa storia? sapete dentro c'è una morale, un insegnamento, una spiegazione di cose da non fare.-

qui crollano anni e secoli di salde convinzioni.

aspettandomi sicuramente un commento di Ciccio, ecco che invece la più bravina, dolce e pronta bimba della classe, mi va di chiamarla Ortensia perchè nella sua bravura che invade tutta l'aula è comunque una bimba piccola, fragile e dolce come un petalo di hydrangea appunto.
ecco che Ortensia esordisce:
- che non bisogna essere egoisti e bisogna aiutare chi è nel bisogno!-

a differenza di me, carica di sovrastrutture, la mia piccola 
hydrangea ha elaborato nella sua coccetta di bimba settenne quest'altra immagine.e il suo piccolo cuoricino non ha retto alla commozione per la povera affamata cicaluccia!

in più esplode l'entusiatico sostegno di tutta la classe.

          ____________________________________________________

E, allora, il mio amore per Rodari e per il maestro Manzi, ha il suo perché

Nessun commento:

Posta un commento

grazie per il tuo commento
Prego chi pubblica come anonimo di firmare, grazie.