Esopo è considerato l’iniziatore della favola come forma letteraria scritta. Sono storie brevi, i personaggi sono animali personificati che incarnano vizi e virtù degli esseri umani, con lo scopo di comunicare una morale che dovrebbe educare ai valori della vita, a comportarsi in modo da non mettersi in pericolo e rispettare gli altri.
Ed ecco un bello schema
ma, ma, ma ...non è proprio così che funziona.
Gironzolando sul mio vecchio blog, ho trovato questo ricordo, che tutto dice sulle favole e sui bambini
era il lontano(???) oh come passa il tempo e sul mio vecchio blog non usavo le maiuscole dopo il punto, chissà perché...
seconda elementare (favola 1a parte)
Una mattina di gennaio con brume alla finestra e scarso entusiasmo lavorativo di maestra e bambini.
Leggiamo una favola.
Leggiamo una favola.
le formiche e la cicala
bene, tutti attenti ascoltano, e anSioSi, dato che il libro è "enorme" attendono o un seguito o altre favole.
però, poichè le maestre hanno un grande difetto (ora, presone coscienza, ne sono un po' guarita, ma non tanto), e cioè una specie di grandangolo montato nel cervello che non permette godimenti estemporanei e, quindi, visto l'interesse suscitato, è già in preparazione in questo cervello, appunto l'uso didattico, la mappaepistemologicaconobiettivigeneraliformativiespecifici e di controllo, verifichespiegazionifavolecorrelateecccecccc. ovviamente il tutto mescolato a ricordi scolastici pregressi con nella mente questo tipo di illustrazioni stampate a fuoco:

- Bene bimbi, cosa vi fa pensare questa storia? sapete dentro c'è una morale, un insegnamento, una spiegazione di cose da non fare.-
qui crollano anni e secoli di salde convinzioni.
aspettandomi sicuramente un commento di Ciccio, ecco che invece la più bravina, dolce e pronta bimba della classe, mi va di chiamarla Ortensia perchè nella sua bravura che invade tutta l'aula è comunque una bimba piccola, fragile e dolce come un petalo di hydrangea appunto.
ecco che Ortensia esordisce:
- che non bisogna essere egoisti e bisogna aiutare chi è nel bisogno!-
a differenza di me, carica di sovrastrutture, la mia piccola hydrangea ha elaborato nella sua coccetta di bimba settenne quest'altra immagine.

in più esplode l'entusiatico sostegno di tutta la classe.
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E, allora, il mio amore per Rodari e per il maestro Manzi, ha il suo perché
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