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sabato 17 maggio 2025

Di angoli e di libri, o meglio del libro L' Angolo di Zo-o

È da un po' che non scrivo di libri, sebbene in questo periodo abbia ripreso a leggere la mia dose quotidiana. La mia caccia nelle librerie predilige la zona albi illustrati, avendo una classe prima trovo lì spunti e appunti anche per le mie lezioni.
Questo libro, però, entrerà a far parte della mia privata selezione di libri del cuore, quelli che sono solo miei e che in qualche momento della vita mi hanno incontrata. Non sempre con motivazioni speciali, a volte per puri casi fortuiti come questo scritto da Zo-o, una giovane illustratrice coreana, c'è qualche notizia su di lei online, un' intervista qui Let's talk picture books
Una recensione anche su Teste fiorite ovviamente più professionale della mia 😊.

La storia può apparentemente sembrare molto semplice. 
Un piccolo corvo trova un angolo vuoto non sappiamo dove né perché né quando, forse in una casa, in una soffitta? 

Tutto si svolge nella cucitura centrale del libro, spazio di solito poco amato da editori e lettori perché di difficile visione e utilizzo, ma dopo L'Onda di Suzy Lee e,  dopo La trilogia del limite in cui esplica la sua scelta, si può comprendere forse meglio la scelta di Zo-o. Faccio un'ipotesi, ovviamente, a differenza di Suzy Lee non abbiamo spiegazioni sulla scelta stilistica dell'autrice coreana, per lo meno, non la conosco.
     Quante volte ho scritto "scelta"? 

Il formato del libro è fuori misura, alto e stretto e la carta sia della copertina sia dell'interno, ricorda un po' la parete di una stanza, almeno, il muro del mio studio, al tatto, è così.
Il libro si apre con il piccolo corvo che scruta l'angolo che viene fuori dal centro del libro.
Poi comincia a "provare lo spazio",
Lo arreda ...
... inizia a viverlo. 
Il suo arredamento è molto spartano. Ma essenziale. Un letto, un tappeto, la libreria e poi, dopo, un essere vivente, una pianta.
Il corvo che legge mi innamora.
Con la pianta arrivano le parole. Pochissime in tutto l'albo. 
Ma non sembra soddisfatto, continua da "arredare" anche con il colore...
Ma non voglio anticipare troppo. Il finale secondo le recensioni lette e la presentazione del libro dovrebbe dare il senso di una ricerca fino a scoprire l'altro.
Io l'ho visto un po' al contrario, come una ricerca di senso di sé e quindi, solo dopo aver raggiunto la propria dimensione, si può aprirsi agli altri. 
L'arredamento travalica lo spazio fisico, e si estende in altezza e l'apertura avviene in una parete già decorata.

Penso che questo libro abbia molteplici chiavi di lettura. Come sempre i buoni libri.

E poi, è bello! Davvero interessante come scelta editoriale.
Amo il formato, la scelta della carta, della copertina, dei colori, della tecnica, matita e colori acquerellabili.
Ho già scritto "scelta"?
Amo questo piccolo corvo. E il fatto che sia un lettore. 

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